Il mortaio Brixia (o Breda) era un arma semiautomatica di assalto o offensiva.
Un arma a tiro curvo funzionante con i gas di propulsione di una apposita cartuccia 8x42 in ottone crimpata senza palla.
Caricata con 1,55 grammi di balistite, tali cartucce furono prodotte da SMI e da Pir/Bologna (marchio B).
Quì un filmato d' epoca che descrive il mortaio.
(cliccando sull' immagine si apre un filmato flash, purtroppo richiede un pò di tempo per il caricamento)
Quì un filmato che descrive un assalto con l' utilizzo dei mortai Brixia dei tubi esplosivi e dei lanciafiamme.
sono 13 Mb formato Mp4
Le informazioni tecniche sono tratte dalla "circolare 3100" del ministero della difesa e dal manuale tecnico del costruttore "Tempini"
Era un arma abbastanza compatta e leggera dal peso di circa 16 kg.
Poteva essere trasportata sulle spalle oppure sommeggiata.
Secondo quanto riportato dai manuali addestrativi una squadra mortai da 45 mm, era costituita da 3 mortai e da un totale di 14 uomini.
Nel caso la squadra fosse da montagna il trasporto era dotato di 4 quadrupedi da soma.
Il mortaio era a canna liscia calibro 45 mm, con caricamento manuale delle bombe e caricatore automatico delle munizioni di lancio.
La gittata minima utile era di 100 metri e la massima 500 mt.
La cadenza di fuoco era elevata si andava dai 6/8 colpi al minuto con il tiro in aggiustamento mirato ai 25 al minuto con il tiro celere fisso.
Il mortaio funzionava in due fasi ben distinte (si vedono bene nel filmato).
1-Otturatore aperto, in questa fase camerava la cartuccia e il soldato inseriva manualmente la bomba.
2- Otturatore chiuso, il soldato tirava indietro la leva, si chiudeva l' arma ed avveniva lo sparo.
Le regolazioni di lancio si attuavano tramite due regolazioni di presa dei gas e tramite l' alzo, su corta distanza si poteva anche effettuare un tiro teso.
Le bombe erano contenute in apposite cassette zainabili contenenti 30 bombe, 3 caricatori ed una scatola di munizioni di lancio.
Inoltre vi era una cassa per la soma contenente 100 bombe.
Munizionamento cal. 45 mod. 35/39 era di tipo:
UTILIZZO |
COLORE |
CARICA |
Esplosiva da guerra modello 35 |
alette colore rosso |
70 gr tritolo+binitronaftalina |
Esplosiva da guerra modello 39 |
alette colore rosso |
70 gr tritolo+binitronaftalina |
Fumogena modello 39F |
alette colore nero |
Anidride solforica + cloridrina solforica |
modello 39 Incendiario |
alette nere |
circa 70 grammi fosforo |
modello 35 Inerte |
alette colore alluminio |
|
modello 35 Esercitazione cassula esplosiva + carica fumogena |
alette colore giallo |
sola cassula detonatore |
modello 35 da guerra trasformato in esercitazione a sola cassula esplosiva |
alette colore rosso |
attenzione di questo modello non c' è indicazione ufficiale sui manuali d' epoca ma è frutto di vari ritrovamenti. |
Modello esplosivo con frammentazione interna.
Dal peso totale di 480 grammi e un raggio offensivo utile dai 20 ai 40 metri
A seguito di alcuni incidenti e scoppi prematuri furono apportate alcune migliorie.
La bomba mod. 39 differisce dalla 35 per la seguenti modifiche:
- sistemazione di cassula su rondella di sugherina e tappetto a vite;
- sicurezza di cassula;
- fissaggio del detonatore al tubo guida massa battente;
- percussore di acciaio a punta piramidale, ramato e poi cromato.
Si riconosce per la riga rossa inoltre su molte bombe si può anche trovare il modello impresso sul governale
Probabile modello 35 da guerra che invece di essere modificato in modello 39 è stato invece trasformato in bomba da esercitazione a sola cassula detonante, di fatto privata della carica esplosiva ma non della frammentazione.
Contrassegnato con una riga bianca sull' ogiva.
Attenzione di quanto sopra non vi è traccia conosciuta nei manuali militari tale ipotesi è scaturita a fronte di numerose discussioni tra collezionisti
Modello da esercizio a carica ridotta, alette colorate di giallo.
Modello fumogeno
Modello Incendiario
Sempre tutto nero ma con anello governale colorato in rosso-carminio
Modello inerte
Si nota la finta spoletta in ottone e la zavorra interna
Brixia modello "Vall"
In spagna nel 1938 durante la guerra civile, l' esercito repubblicano, produsse una propria variante di Brixia nota col nome di "Vall".
Il nome Vall deriva dallo stabilimento di Valladolid dove venivano prodotte.
Il corpo esterno è identico, la modifica consiste nell' adozione di una spola inerziale simile a quello da mortaio di piccolo calibro
Essendo la spola priva di sicura, la Brixia "Vall" veniva trsportata senza la spoletta e con un suo tappo di backelite, appunto di trasporto
Dal grafico sotto si può vedere la portata utile del tiro